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Antico Egitto: quando le donne governavano il mondo

Regine, sacerdotesse, guerriere e scriba. Un mondo al femminile da riscoprire.

Sin dalla I dinastia le donne in Egitto si sono distinte per il loro ruolo, come la regina Merneith che governò a tutti gli effetti come un faraone.
Sin dalla I dinastia le donne in Egitto si sono distinte per il loro ruolo, come la regina Merneith che governò a tutti gli effetti come un faraone.

Il ruolo della donna nell'antico Egitto era molto diverso da quello di molte altre civiltà antiche. Le donne egiziane avevano uno status sociale elevato e rispettato, e godevano di diritti legali, economici e religiosi.

Potevano possedere proprietà, ereditare beni, gestire affari, accedere all'istruzione, sposarsi liberamente e divorziare. Potevano anche ricoprire ruoli importanti nella società, come sacerdotesse, medici, scribi, musiciste, ballerine e perfino faraoni.

Contro tutte le probabilità in un sistema patriarcale, le donne egizie governavano in modo fermo. E proprio alle donne ha fatto appello per mantenere il proprio regime di ordine, soprattutto nei periodi di crisi. Pensiamo alle donne faraone delle prime dinastie, come Merneith, Neferusobekm Hatshepsut, Nefertiti, Tawosret e Cleopatra; alla dea demiurgo Neith, la guerriera che si batteva a fianco del faraone o alle altre divinità femminili feroci e implacabili come Sekhemet, Mut, Bast o Iside, pronte a tutto per difendere il regno e l'ordine cosmico della dea Maat.

Forse gli egizi non si sentivano minacciati dal governo politico femminile e infatti aveva creato un sistema di equilibrio di genere con leggi che garantiva diritti e libertà sociali per a entrambi i sessi.

Come dice l'egittologa Kara Cooney, una volta le donne governavano il mondo. Almeno per un po'.


La donna nell'antico Egitto:

  • erano considerate complementari agli uomini, e non inferiori. Avevano un ruolo fondamentale nella famiglia e nella comunità, in quanto generatrici di vita e custodi della tradizione. Si occupavano della cura della casa e dei figli, ma potevano anche lavorare accanto ai mariti nei campi o nelle botteghe. Nella società egizia, avevano opportunità di formazione e occupazione in vari settori. Gli scribi, ad esempio, non erano solo uomini: le donne potevano diventare scribi e quindi accedere a conoscenze preziose ea ruoli di responsabilità. Nel mondo artistico, le donne erano cantanti, ballerine e musiciste, portando vita e bellezza alle celebrazioni e ai riti sacri.

  • Le donne delle classi più elevate potevano dedicarsi ad attività artistiche o intellettuali, o partecipare alla vita politica e religiosa del paese. Nelle dinastie regali, le regine e le principesse non erano semplicemente spose dei faraoni, ma spesso detenevano autorità e influenza proprie. Molte di loro partecipavano alla politica e alla gestione del regno, contribuendo alle decisioni cruciali dell'epoca.

  • erano anche figure familiari fondamentali. Come madri e mogli, avevano un ruolo centrale nella vita quotidiana e nell'educazione dei figli. Il concetto di dea madre incarnava la divinità femminile e la maternità come forza creatrice e protettiva.


Anche se non molto numerose, alcune donne, appartenenti alla nobiltà o alla famiglia reale, avevano accesso all'istruzione e diventare scriba.
Anche se non molto numerose, alcune donne, appartenenti alla nobiltà o alla famiglia reale, avevano accesso all'istruzione e diventare scriba.

  • erano anche venerate come dee o incarnazioni divine. La religione egizia era politeista e includeva numerose divinità femminili, legate alla natura, alla fertilità, alla maternità, alla magia e alla guerra. Alcune delle dee più importanti erano Iside, la dea madre; Hathor, la dea dell'amore e della musica; Sekhmet, la dea della guerra e della guarigione; Maat, la dea dell'ordine e della verità; Nut, la dea del cielo; e Neith, la dea della caccia e dea demiurgo. Queste figure sacre riflettevano l'importanza e il rispetto per il genere femminile nella cultura egizia.


Le sacerdotesse egizie avevano vari compiti e privilegi nel loro servizio divino. Esse partecipavano alle cerimonie e ai rituali quotidiani e festivi, offrendo cibo, bevande, incenso e fiori alle statue delle divinità. Esse cantavano inni e preghiere, suonavano strumenti musicali, danzavano e recitavano drammi sacri. Esse custodivano i tesori e i doni dei templi, gestivano le terre e le proprietà sacre, supervisionavano i lavoratori e i sottopo; ricevevano stipendi in grano, birra, pane, carne e vestiti; godevano di prestigio sociale, rispetto e venerazione da parte dei fedeli.
Le sacerdotesse egizie avevano vari compiti e privilegi nel loro servizio divino. Esse partecipavano alle cerimonie e ai rituali quotidiani e festivi, offrendo cibo, bevande, incenso e fiori alle statue delle divinità. Esse cantavano inni e preghiere, suonavano strumenti musicali, danzavano e recitavano drammi sacri. Esse custodivano i tesori e i doni dei templi, gestivano le terre e le proprietà sacre, supervisionavano i lavoratori e i sottopo; ricevevano stipendi in grano, birra, pane, carne e vestiti; godevano di prestigio sociale, rispetto e venerazione da parte dei fedeli.

  • erano quindi una parte integrante e attiva della civiltà egizia, che le riconosceva come esseri umani a pieno titolo. Le donne egiziane hanno lasciato testimonianze della loro cultura e della loro coscienza in opere d'arte, letteratura, scienza e architettura. Alcune delle donne più famose dell’antico Egitto sono Nefertiti, la regina consorte di Akhenaton; Hatshepsut, la regina faraone; Cleopatra, l’ultima regina tolemaica che si alleò con Roma;

In definitiva, nell'Antico Egitto quando le donne governavano il mondo, esse non erano semplici spettatrici della storia, ma protagoniste attive e influenti.

Con coraggio e determinazione, hanno contribuito al tessuto sociale, politico, religioso e culturale di un'epoca che risplende ancora oggi attraverso le testimonianze di potere e bellezza che ci hanno lasciato.

La loro eredità rimane un richiamo costante all'importanza delle voci femminili nella costruzione della storia umana, passate e presente.

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