I WANDJINA, gli spiriti del cielo
La celebrazione dell'arte rupestre è espressione culturale e manifestazione dei sogni umani, nonché delle grandi domande riguardo alla sua origine, destino e senso dell'esistenza, è un tributo alla profonda connessione tra l'umanità e l'arte nelle sue forme più antiche .
L'arte rupestre, che risale a migliaia di anni fa, rappresenta uno dei primi modi in cui gli esseri umani hanno espresso la loro creatività e la loro comprensione del mondo che li circonda. Queste pitture e incisioni su rocce ci offrono uno sguardo prezioso sulla vita, le credenze e le aspirazioni delle civiltà antiche.
Spesso, le immagini rupestri testimoniano l'importanza della natura e della spiritualità per queste culture.
Tali manifestazioni artistiche hanno radici profonde nella psiche umana e nel desiderio di comunicare, esprimere e registrare esperienze. Questa capacità di creare e comunicare attraverso l'arte è una delle caratteristiche distintive della nostra specie.
L'arte rupestre aborigena e le rappresentazioni dei Wandjina costituiscono un aspetto fondamentale della cultura indigena australiana, raccontando storie antiche e tradizioni che affondano le radici nella storia millenaria del continente.
L'arte rupestre aborigena è una delle più antiche forme d'arte del mondo, datando fino a 65.000 anni fa.
Queste pitture e incisioni si trovano su pareti di caverne, rocce e in luoghi sacri in tutto il continente australiano. Raffigurano una varietà di soggetti, tra cui animali, esseri umani, cerimonie, miti, paesaggi e simboli astratti.
Un aspetto distintivo è il suo uso di simboli e punti, che spesso racchiudono significati spirituali profondi. Ad esempio, i punti possono rappresentare i sentieri di viaggio oi luoghi sacri, mentre gli animali possono essere rappresentati con dettagli intricati e colori vivaci. Queste rappresentazioni servono sia come registro storico che come veicolo per trasmettere la conoscenza e la spiritualità alle generazioni future.
I Wandjina, spiriti del cielo, sono figure mitiche nell'arte e nella mitologia aborigena dell'Australia nord-occidentale, particolarmente associate al popolo Worora, Wunummbal e Ngarinyin.
A volte sono considerati rappresentazioni di creature extraterrestri, a causa dei loro grandi occhi e della loro mancanza di bocca. Tuttavia, queste peculiarità iconografiche sono legate al loro ruolo “naturale” di spiriti della pioggia e delle nuvole. La loro provenienza dal cielo è un chiaro retaggio dell’origine simbolica di questi spiriti, che sono manifestazioni di forze naturali primordiali.
L'idea che i Wandjina siano considerati "alieni" deriva spesso da una visione distorta o semplificata dell'arte aborigena, specialmente da parte di coloro che non sono familiari con la cultura e la spiritualità aborigene.
Questa interpretazione non tiene conto della complessità della cultura aborigena e della profonda connessione tra gli aborigeni australiani, la terra e il divino.
Inoltre non ci sono prove scientifiche o archeologiche che suggeriscono un legame tra i Wandjina e creatura aliena. Le figure dei Wandjina sono una parte integrante della mitologia e dell'arte aborigena, e le loro rappresentazioni nei siti archeologici sono spiegabili all'interno del contesto culturale e spirituale aborigeno.
L’arte rupestre aborigena è un mezzo per tramandare storie e conoscenze culturali. Narra le origini, le leggende, le tradizioni e il legame speciale che gli aborigeni australiani hanno con la terra e gli spiriti.
Tra i valori universali che custodisce, ci sono il rispetto profondo per la natura e l’ambiente, che è fondamentale in un’epoca in cui l’ecologia è una sfida globale, e l'intenso senso di spiritualità e misticismo, che può parlare a persone di culture diverse che cercano un senso più grande alla vita. Temi universali e possono risuonare con persone di cultura diversa che cercano un significato più grande
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CONOSCERE LA STORIA
WANDJINAM GLI SPIRITI VIVENTI DEGLI ABORIGENI,
articolo di Stefania Tosi
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