I MIEI LIBRI
Il saggio la Dea delle origini esplora il tema della Dea Madre. E' un viaggio affascinate alla riscoperta del culto più antico e universale mai abbracciato dall'Umanità. Non violento, egualitario e di dedito a celebrare la vita e la Dea all'origine del Tutto.
Visiteremo alcune delle meravigliose grotte del paleolitico, ne ammireremo le pitture parietali e indagheremo il loro significato in chiave sciamanica. Ascolteremo la condanna emessa dai Padri della Chiesa che fecero della donna, specchio della Dea, la "porta del diavolo", responsabile della dannazione del genere umano.
Ripercorreremo il sentiero mistico ed esoterico del suo culto seguendo però le tracce archeologiche disseminate in epoche e popoli diversi.
Da Creta alla Sardegna, dall'Europa alla Siberia, la Dea Madre era ed è ovunque e continua a parlarci.
NUOVA EDIZIONE 2021:
RIVEDUTA E
AMPLIATA
da "Signore degli eserciti" a Dio.
Cosa racconta l’Antico Testamento riguardo al Dio Unico?
Egli è davvero onnisciente e onnipotente? Davvero il suo unico fine è la Salvezza dell'Umanità?
Perché, allora, è chiamato “Signore degli eserciti”?
Il Signore degli eserciti massacra intere popolazioni, arde per la brama di fama e potere. Usa la terribile e potente Arca dell'Alleanza per uccidere 30.000 israeliti in una sola battaglia. Per realizzare la conquista della Terra Promessa si serve di abili guerrieri, come Mosè e Giosuè.
Yahweh, il dio dell’Antico Testamento, è figlio dei costumi tribali e patriarcali dell’epoca per cui razzie, saccheggi e massacri sono gli unici strumenti di sopravvivenza e conquista. E, come le divinità assire e babilonesi, egli è un Dio guerriero, forte e brutale, mosso da spirito di vendetta soprattutto contro i suoi nemici e contro chi lo tradisce.
Qual era il premio per aver servito bene Yahweh? Il paradiso? Il popolo di Dio non parla di vita eterna, né di Regno dei Cieli, ma spera in ricompense terrene: avere molti figli, terre e animali.
Possibile che la Bibbia riporti questo? La Bibbia non è forse il libro che, secondo la Chiesa, è stato ispirato dallo Spirito Santo e che permette di giungere alla salvezza eterna?
Per comprendere la figura di Yahweh e gli eventi narrati nell'Antico Testamento è necessario tener conto del contesto storico in cui furono redatti (attorno a VII sec. a.C.): la società tribale e guerresca, suddivisa nei regni di Giuda ed Israele, era rimasta profondamente segnata dalla conquista Assira poi da quella Babilonese; proprio l’indelebile trauma dell'esilio babilonese richiese al "popolo di Dio" un ripensamento in merito alla propria identità nazionale e religiosità: vengono raccolti e attualizzati in chiave post-esilica i racconti dei profeti; si rilegge la storia di Israele (da Mosè fino alla distruzione di Gerusalemme); si rende Yahweh l’unico dio, dando forma al monoteismo veterotestamentario.
Ciò che pensiamo di conoscere riguardo al messaggio salvifico contenuto delle Bibbia è il frutto di elaborazioni teologiche. La realtà dei fatti è molto più terrena...
In un mondo di cacciatori e prede, uno spettro si erge a difesa delle creature della foresta.
Ogni notte lo Spettro della foresta fa a pezzi le tagliole con il suo artiglio magico e sfida i guardafosse per salvare gli animali caduti in trappola. Ciò non piace ai messeri dei borghi che vedono le loro tavole svuotarsi, giorno dopo giorno. Furiosi decidono di mettere una taglia sulla testa dello Spettro. Ma acciuffarlo non è facile, poiché nessuna trappola riesce trattenerlo, né arma a ferirlo. Qualcuno bisbiglia spaventato che si tratti di un terribile folletto di Coboldo!
La caccia è aperta, ma chi riuscirà a catturare lo spettro della foresta?
Tutto si complica con l’arrivo del cacciatore mercenario Giancorto di Rivasecca e di Ombra, una perfida e misteriosa creatura che, per motivi diversi, hanno un solo obiettivo: eliminare lo spettro svuotafosse.
Tra agguati, magie e duelli, lo Spettro può contare su pochi amici fidati: il riccio nano Puntina, la lupa Lunapiena e l’asino Rampino. La lotta per la sopravvivenza è sempre più spietata e, nel cuore fatato della foresta, il Frassino Antico custodisce un’antica profezia. Quale fato attende Spettro e i suoi amici?
Davvero la religione cristiana è originale?
Qual è il suo legame con i culti pagani precedenti? Perché e da chi sono stato creato? Cosa mi attende dopo la morte?
Queste sono solo alcune delle domande che vengono affrontate nel saggio. Da Osiride a Gesù è un viaggio che indaga il problema dell'immortalità, della Resurrezione, il significato delle feste liturgiche e l'origine del simbolo della Croce e dei dogmi: la religione cristiana, sebbene si proponga come unica, originale e salvifica, in realtà è un rifacimento di culti antecedenti ed è posseduta da una vigorosa e robusta anima pagana sempre osteggiata.
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Gesù è davvero l'unico Dio della salvezza? Qual è l'origine del male? Chi è Satana?
Le antiche civiltà hanno cercato risposte alle domande che riguardano il mistero umano. Da qui nascono i racconti sacri. In essi bene e male erano espressione della ciclicità cosmica: nessuna divinità era assolutamente malvagia o assolutamente buona. Nel mondo antico il male non fu mai diabolico. Tale accezione comparirà secoli dopo, in piena era cristiana, quando un nemico oscuro e dagli occhi infuocati era funzionale al potere della Chiesa. Attraverso l’analisi dei miti cosmogonici, in particolare egizi e biblici, il saggio porta alla luce gli elementi religiosi e culturali degli archetipi divenuti noti, soprattutto nel contesto religioso cristiano, come “Dio” e “diavolo”.
Secoli di elaborazioni teologiche, miscelate a credenze popolari, conoscenze esoteriche e superstizioni, hanno attribuito loro connotazioni fisiche e trascendentali univoche, con l’unica finalità di assoggettare il senso critico in favore di un’accettazione passiva e dogmatica dell’esistenza. In questo libro scoprirai: la vera origine di Dio e del diavolo; i miti antichi a confronto; l’invenzione del diavolo.
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Cos’hanno in comune il film L’esorcista,
il manga Devilman, la Bibbia
e il Faust di Goethe?
Più di quel che ci si aspetta. Senza dubbio spicca la paura di essere sopraffatti da un male subdolo e invisibile, capace di prendere possesso del nostro corpo e della nostra anima. Ciò che la tradizione cristiana insegna è che siamo costantemente sotto assedio del Male, in bilico sul precipizio della disgrazia eterna, poiché Lui è ovunque, sa e vede ogni cosa, e persegue un unico obbiettivo: la nostra rovina. È davvero così, le sciagure umane dipendono da un’entità malvagia?
A questa e altre domande risponde Il Diavolo. Storia dell’angelo ribelle tra mito, superstizione e horror, opera non teologica, ma un racconto allo specchio che mette in luce il legame tra il «Diavolo» e la natura umana. L’ intreccio originale, tra narrativa e saggistica, tra sacro e profano, è illustrato da una selezione di film horror, opere teatrali, manga e musica blues. Le storie scelte, arricchite da approfondimenti storici e analisi letterarie, contribuiscono a sollevare il velo del mito e della superstizione così da far chiarezza sul sulfureo Nemico.
Il Diavolo esiste?
Alla fine della lettura, ciascuno troverà la sua risposta.
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Qual è il legame che unisce le grandi civiltà? Qual è il significato dei Grandi Miti diffusi tra Oriente e Occidente?
Resurrezione di una realtà primigenia, la forza sacrale del mito attraversa il globo, dall’Oriente alle Americhe, attraverso le narrazioni tramandate dalle grandi civiltà. Un viaggio che conduce il lettore dal Giappone al mondo precolombiano, passando dalla civiltà greca agli antichi Egizi.
È il viaggio iniziatico di un grande mito universale, che in quest’opera è ripercorso attraverso la narrazione di storie che s’inseriscono in quattro macro-aree tematiche archetipiche: i miti della Dea Madre; i racconti delle stelle; gli Dei della follia; le storie della tracotanza e della ricompensa.