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Halloween e la brutta bestia della superstizione!



Halloween è una delle feste più affascinanti dell'anno, celebrata in molte parti del mondo. Con radici che risalgono a migliaia di anni fa, questa festa ha subito molte trasformazioni nel corso della storia ed, come Natale o Pasqua, è divenuta un'altra occasione per vendere prodotti a tema.


Tuttavia il suo significato originario era ed è profondamente spirituale, essendo legato al ciclo della natura. E soprattutto non ha nulla a che vedere con il satanismo e il sacrificio di animali.


Il 31 ottobre è la notte di Halloween, festa pagana, ossia la vigilia di Ognissanti, festa cristiana. Molti pensano che sia una festa americana, ma in realtà ha origini molto più antiche e profonde, legate alla cultura celtica e alla tradizione cristiana.

Halloween deriva dall’antica festa pagana di Samhain, che segnava la fine dell’estate e l’inizio dell’inverno per i Celti, un popolo che abitava le isole britanniche e parte dell’Europa continentale.


Samhain era il capodanno celtico e rappresentava un momento di passaggio, in cui il mondo terreno e quello dell’aldilà si incontravano.

La notte di Halloween è il momento in cui, una volta l'anno, i vivi possono incontrare gli spiriti dei loro antenati e dei loro cari scomparsi. Si dice che il velo tra i due mondi si faccia più sottile e che anche le creature orribili e malvagie possano tornare a infastidire gli umani. Per questo, per scherzare con questi spiriti cattivi, ci si travestiva come loro. Così li si ingannava!


La soglia dimensionale, tra mondo dei vivi e quello degli spiriti trapassati.
La soglia dimensionale, tra mondo dei vivi e quello degli spiriti trapassati.

E' la notte in cui i vivi e i morti si incontrano, in cui le maschere e i travestimenti servono a confondere e a scherzare con gli spiriti, in cui il dolce e l'amaro si mescolano in una festa spaventosa e divertente.


Non si tratta di evocazioni o possessioni, proprio il contrario! In questo caso la maschera mostruosa ha una funzione apotropaica, cioè di protezione.

L’influenza cristiana su Halloween Però la festa pagana non piaceva al Cristianesimo.


Con l’avvento del Cristianesimo, la Chiesa cercò di assimilare la tradizione pagana di Samhain nella festa cristiana di Ognissanti, che si celebra il 1 novembre. La vigilia di Ognissanti diventò quindi la notte in cui gli spiriti maligni erano più attivi, e la gente continuò a vestirsi in modo spaventoso per proteggersi. Il nome Halloween deriva dall’inglese All Hallow’s Eve, che significa "vigilia di tutti i santi".


Il Cristianesimo abitualmente ha assimilato le feste pagane, così da sovrapporre festività cristiane alle celebrazioni preesistenti.

Questi furti spirituali avevano un obiettivo: facilitare la conversione delle popolazioni pagane al cristianesimo, offrendo loro una transizione graduale e familiare. Ad esempio, il Natale, la festa del 25 dicembre, è stato scelto per coincidere con le celebrazioni del solstizio d'inverno, un momento significativo nelle tradizioni pagane.


Anche la Pasqua cristiana ha incorporato elementi delle festività pasquali ebraiche, oltre a simbolismo legato alla primavera, alla rinascita e alla fertilità.

Questa pratica ha permesso al cristianesimo di radicarsi più profondamente nelle culture locali e di garantire un senso di continuità e familiarità ai nuovi convertiti.


Altre volte, invece, è stata scelta la strada della demonizzazione: alcune festività pagane sono state oggetto di demonizzazione da parte del cristianesimo, specialmente quando le pratiche pagane erano considerate incompatibili con la dottrina cristiana.


Per questo Halloween, con le sue radici nei riti celtici di Samhain, è stato spesso visto con sospetto a causa del suo collegamento con il mondo degli spiriti . In alcuni periodi della storia, il cristianesimo ha cercato di sradicare o riformare queste pratiche, spesso etichettandole come "pagane" o "demoniache".


Il gatto nero

Il gatto nero, vittima dell'ignoranza umana e religiosa.
Il gatto nero, vittima dell'ignoranza umana e religiosa.

La credenza nell'infelicità associata ai gatti neri trae origine nel Medioevo, un periodo in cui questi felini erano collegati alle streghe e al maligno. Si riteneva che i gatti neri fossero complici o persino trasformazioni delle streghe, che si dicevano uscissero di notte per perpetrare azioni malvagie.


Si tratta ovviamente di superstizioni cucite ad arte dall'ignoranza grassa e ottusa.

Tali credenze irrazionali alterano la visione e la comprensione del mondo naturale, portando a suggestioni bizzarre e infondate (come specchi rotti, scale, ombrelli ecc...)


I gatti neri, come altri animali ingiustamente oggetto di propaganda demonica, devono ringraziare oltre all'ignoranza pertinace anche autorità come papa Gregorio IX che nel 1233 emise addirittura una bolla papale per condannare i gatti neri come eretici!


La decisioni del papa aveva una finalità precisa, ufficializzare l'esistenza e quindi la malvagità di creature terribili come le streghe e i loro famigli (specie gatti neri).


Halloween e la brutta bestia della superstizione!

È veramente sorprendente come alcune credenze superstiziose resistono al progresso. La credenza che i gatti neri portino sfortuna è un chiaro esempio di quanto il nostro cammino verso la razionalità deve ancora compiere molta strada.


Inoltre, la capacità del gatto di vedere al buio, grazie ai suoi occhi gialli che rifrangono la luce, era un altro motivo per cui il gatto nero incuteva timore. Questo tratto distintivo poteva impaurire i cavalli che viaggiavano su strade scarsamente illuminate, provocando così incidenti e cadute. Da questi episodi, nasceva la superstizione che vedere un gatto nero attraversare la strada portasse sfortuna.

Ancora una volta, l'ignoranza del mondo naturale ha prodotto una deformata interpretazione, sciocca e malevola.

In realtà i gatti neri sono creature affascinanti, e attribuire loro poteri malvagi è quanto di più irrazionale si possa fare. Questa credenza è basata su pregiudizi senza alcun fondamento scientifico.


Dovremmo invece celebrare la bellezza e la grazia di questi animali, e riconoscere che le superstizioni come questa non hanno nulla a che fare con la realtà.


Tuttavia, queste credenze sono infondate e ingiuste nei confronti dei gatti neri, che sono animali dolci, intelligenti e socievoli. Inoltre, in alcune culture il gatto nero è visto come un portafortuna e un protettore. Basti pensare all'Egitto dove i gatti erano creature sacre e magiche. Quindi, non c’è nessun motivo per avere paura o diffidenza verso i gatti neri. Al contrario, dovremmo apprezzarli e rispettarli come tutti gli altri animali.


Ricordiamoci sempre che il progresso della società è guidato dalla ricerca della verità, dal rispetto, dalla tolleranza e non dalla paura e dalla superstizione. La diffusione di Halloween nel mondo

La festa di Halloween arrivò negli Stati Uniti grazie all’emigrazione irlandese del diciannovesimo secolo. Gli irlandesi portarono con loro le tradizioni celtiche di Halloween, adattandole alla loro nuova patria. Negli anni successivi, la festa si diffuse in tutto il paese e acquisì molti degli elementi che associamo ancora oggi a Halloween, come il trick or treat (dolcetto o scherzetto) e le zucche intagliate con un volto spaventoso, chiamate jack-o’-lantern.


Anche se alcuni critici sostengono che la festa sia diventata troppo commerciale e priva di significato (esattamente come per Natale) per molti è ancora

un’occasione divertente per festeggiare e esorcizzare così la paura della morte ma al tempo stesso a onorarla

Il significato profondo di Halloween

Halloween non è una festa legata al satanismo, come alcuni credono erroneamente. Al contrario, è una festa che celebra il mistero della vita e della morte.


I cancelli della paura e della superstizione.
I cancelli della paura e della superstizione.

Halloween ci ricorda che esiste una dimensione spirituale oltre quella materiale, che dobbiamo rispettare i nostri antenati e i nostri defunti, che dobbiamo affrontare le nostre paure con ironia e fantasia.


Invita ad accogliere la separazione inevitabile da chi amiamo, a porre questo drammatico evento nella ruota infinita del ciclo naturale; accendere candele o lanterne in memoria dei cari scomparsi è un atto simbolico che può aiutare a mantenere viva la memoria dei nostri antenati e a connetterci con il mondo spirituale.


In fondo ciò che cerchiamo è un contatto - non spiritico ma spirituale- con chi amiamo e che ha cambiato dimensione.

Halloween è dunque l'occasione della metamorfosi interiore, della riflessione, della maturazione affettiva; come il trapasso illusorio della natura, che in verità si appresta a rinascere, dunque il suo seno non è arido ma fecondo di futuri e floridi doni.





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