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La befana - archetipo senza tempo

Un lampo rischiara l’oscurità e lei si manifesta.


Fata e strega, potente e temeraria, attraversa i cieli, porta doni e annuncia il ritorno della luce: Lei è la befana, archetipo ancestrale del divino Femminino, un altro volto della Dea Madre.

🌟La festa dell'Epifania ha origini molto antiche, che precedono il culto cristiano. Questa è una notte magica, la dodicesima dal solstizio d'inverno e secondo gli antichi culti si celebrava “l'apparizione” della vita dal ventre scuro della terra:

con riti legati al fuoco si onorava la morte e la rinascita della Natura, epifania appunto della Dea Madre: si propiziava la fertilità dei campi e la conseguente promessa di abbondanza.


🌟Nelle sembianze di Crona, la dea Oscura, la befana elargisce doni, simbolo delle messi pronte a rinascere in primavera. Incarna reminiscenze di un passato dimenticato connesso, come detto, alle antiche Dee Madri generatrici del Tutto, in modo particolare a quelle della tradizione celtica e germanica come le lucenti Holla, Berchta e Frigg. In esse ritroviamo

il vero aspetto della benevola Vecchina vestita di stracci, con i suoi sacri compiti e tutto il suo perduto splendore.


🌟Dal IV secolo d.C. viene condannata dalla Chiesa di Roma in come retaggio di credenze pagane. Strega tra le streghe, viene definita malvagia e pericolosa; si dice che partecipi a Sabba, riti satanici e che sia in combutta con il Maligno.

Nel nostro paese la Befana come festività è stata introdotta da Mussolini nel 1928, in piena epoca fascista.


Niente di più falso.

🌟Lei annuncia il ritorno della vita, preceduto dall' estremo sacrificio. Affinché il ciclo si mantenga e ripeta, la Vecchia saggia deve morire e permettere alla fresca Primavera di sbocciare.


🌟Il moto della Ruota ancestrale è inarrestabile. E noi e insieme alla Natura ci muoviamo al suo ritmo.





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