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Le radici misteriose dei Rosacroce


La ricerca della verità?

Tra tutte le società segrete che hanno affascinato l'immaginazione popolare, quella dei Rosacroce è probabilmente la più antica. Tuttavia, stabilirne con certezza le origini è un'impresa ardua: la nebbia che avvolge la storia dei Rosacroce si confonde spesso con quella della Massoneria. I primi segnali concreti della loro esistenza risalgono al 1614 e al 1615, quando apparvero i celebri Manifesti Rosacrociani. Un anno dopo, nel 1616, venne pubblicato un terzo testo fondamentale: Le nozze alchemiche di Christian Rosenkreutz. Solo in seguito si scoprì che l'autore era Johannes Andreae, un pastore luterano tedesco.

Questi scritti delineano non solo la filosofia rosacrociana, ma anche la figura mitica di Christian Rosenkreutz, il monaco che, secondo la leggenda, avrebbe vissuto tra il 1378 e il 1484. Il racconto narra di un lungo pellegrinaggio in Terra Santa, di anni di studio dello scibile arabo nello Yemen, di una tappa a Fez, in Marocco, dove avrebbe approfondito la Cabala e le arti magiche. Si dice che abbia anche visitato l’Egitto, ma i manifesti dedicano poco spazio a quel tratto del viaggio. Tornato infine in Germania, Rosenkreutz fondò la confraternita Rosacrociana, rifiutato dal sapere ufficiale e dal potere religioso del tempo.


Un’idea, non una persona

Gli storici moderni, però, tendono a vedere in Rosenkreutz una figura simbolica piuttosto che reale. Secondo molti, la vera fonte dell’ideologia rosacrociana sarebbe il pensiero esoterico del matematico inglese John Dee, una delle menti più influenti del Rinascimento occulto. Eppure, quando i manifesti apparvero, nessuno sapeva chi li avesse scritti. Il mistero accese le fantasie collettive: esisteva davvero una società segreta in possesso di una conoscenza superiore?

Nel XVII secolo, la distinzione tra scienza, magia e religione era assai labile.

L’astrologia, l’alchimia, la teurgia erano considerate discipline nobili. Il Rosacrocianesimo, con il suo linguaggio simbolico e la sua filosofia mistica, sembrava un baluardo spirituale contro il ritorno del potere cattolico nella Controriforma. Non a caso, fu oggetto di critiche feroci da parte dei teologi cattolici. E allo stesso tempo, fu difeso da intellettuali protestanti come Michael Maier e Robert Fludd, che ne apprezzavano il potenziale filosofico.

Curiosamente, nessuno di questi difensori si dichiarò mai membro dei Rosacroce. E nemmeno i Rosacroce risposero pubblicamente alle accuse o ai plausi. Perché, molto probabilmente, non esisteva alcuna società organizzata. Eppure, il mito era ormai inarrestabile.


Dallo scherzo al mito

Alcuni studiosi hanno addirittura ipotizzato che Le nozze alchemiche di Andreae fossero uno scherzo elaborato. Ma ciò non fermò l’ondata di interesse. Il mito prese vita:

persone comuni e studiosi cercavano i Rosacroce, ne desideravano la saggezza, e alla fine cominciarono a fondare le proprie confraternite ispirandosi a quei testi.

Una delle prime fu lOrdine della Croce d’Oro e della Rosa-Croce, nato nel 1750 per iniziativa del massone tedesco Hermann Fichtuld. Questo ordine, ispirato all’occultista Sincerus Renatus, stabiliva che

solo un Maestro Massone potesse farne parte. Fichtuld raccontava una genealogia affascinante: l’ordine sarebbe nato in Egitto nel 98 d.C., fondato da un sacerdote convertito al Cristianesimo, di nome Ormus.

La sua missione? Unire il sapere esoterico egizio con la luce del Vangelo.

Secondo la leggenda narrata da Fichtuld, l’Ordine si fuse con una confraternita gnostica di Esseni e diede vita alla Rosa-Croce. Furono poi i Templari a diffonderla in Europa, portandola infine in Scozia, dove avrebbe dato origine alla Massoneria. Una storia affascinante, che ben si inserisce nel filone delle genealogie mitiche delle società segrete.


Il fascino dell’Egitto

Nel XIX secolo, l’Egitto tornò a brillare nel firmamento esoterico. L’Ordine Ermetico dell’Alba Dorata (HOGD), fondato nel 1887, affermava di rifarsi ai Rosacroce medievali ma con rituali e simboli fortemente ispirati all’Antico Egitto. Samuel Liddell MacGregor Mathers, uno dei suoi membri più noti, fu immortalato in fotografie con indosso copricapi cerimoniali egizi.

Anche la Fratellanza Ermetica di Luxor (Hermetic Brotherhood of Luxor), fondata a Londra nel 1884, rivendicava una linea diretta con gli antichi sacerdoti egizi. I suoi fondatori, Peter Davidson e Thomas Burgoyne, si appoggiavano all’autorità del misterioso Max Théon. La fratellanza cresceva rapidamente grazie a un sistema moderno per l’epoca: corsi per corrispondenza. Ma crollò altrettanto in fretta, quando emersero i trascorsi penali di Burgoyne per frode postale.


Dall’occultismo al marketing: l’ascesa dell’AMORC

La più riuscita tra le società Rosacrociane moderne è senza dubbio l’Antico Ordine Mistico Rosae Crucis (AMORC), fondato da Harvey Spencer Lewis, un pubblicitario americano. Affascinato fin da giovane dall’occulto, Lewis fondò prima un istituto di ricerche psichiche, poi un capitolo dell’Ordo Templi Orientis, e infine l’AMORC.

Secondo Lewis, l’ordine affondava le radici nell’Egitto dei faraoni Thutmose e Hatshepsut, e includeva tra i suoi membri ideali anche Akhenaton.

L’AMORC crebbe rapidamente grazie a una strategia molto efficace: corsi per corrispondenza ben strutturati e una narrazione potente. Nel 1927 Lewis trasferì la sede a San Jose, California, dove costruì un centro ispirato all’architettura templare egizia. Al suo interno, un museo con autentici reperti egizi – tuttora visitabile – fu concepito per evocare una profonda esperienza spirituale.


L’eredità vivente dei Rosacroce

Oggi, l’AMORC è una delle poche società Rosacrociane sopravvissute alla crisi delle confraternite tradizionali del XX secolo. La sede principale è in Francia, ma quella di San Jose rimane il cuore nordamericano dell’organizzazione.

Il Rosacrocianesimo, in tutte le sue incarnazioni, ha saputo adattarsi ai tempi, conservando però un nucleo costante: la ricerca della sapienza perduta, l’uso del simbolismo come via di accesso al mistero, e il fascino irresistibile dell’antico Egitto come patria spirituale di ogni conoscenza iniziatica.


Sovrapposizioni e Sviluppi Paralleli con la Massoneria

Il Rosacrocianesimo si sviluppò parallelamente nel corso del XVII e XVIII secolo con un'altra importante società: la Massoneria. Ci fu una considerevole interazione e sovrapposizione tra i due gruppi, come dimostra l'Ordine della Croce d'Oro e della Rosa Croce che ammetteva solo Maestri Massoni, ma la Massoneria sviluppò una sua storia distinta.

 
 
 

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